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durata video:
03:11
intervistatore:
Ruth Deutschmann
fotografia:
Benjamin Epp
copyright location:
Innsbruck
data della ripresa:
2008-06-17
traduzione inglese di:
Sylvia Manning - Baumgartner
traduzione italiana di:
Nicole D´Incecco
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1938
trascrizione:
Mia nonna odiava tutto quello che aveva a che fare con Hitler. Ascoltava persino sempre la radio inglese - - ed una volta la beccarono. Dato che non ci sentiva più così bene, mise la radio ad un volume talmente alto che venne l`Ortsgruppenleiter e sequestrò la radio. E poi, da ragazza ingenua, andai a Bolzano. Volli andare dal Gauleiter per chiedere indietro la mia radio, perché l`avevo comprata io per i miei genitori e quindi era mia. E allora volli andare dal Gauleiter Hofer. Ero fermamente decisa. Arrivai fino al segretario, fino al suo segretario personale. Mi chiese: „Cosa vuole dal Sign. Gauleiter?“ Gli risposi: „Voglio avere indietro la mia radio, perché è stata sequestrata ingiustamente. È mia.“ – „E perché è stata sequestrata?“ E allora dissi: „Beh, mia nonna ascoltava di tanto in tanto una stazione radio estera.“ Quindi mi disse: „Vada immediatamente a casa e sia contenta, che i suoi genitori sono ancora lì!“ Allora uscii di soppiatto. - - Tutti si stupirono che io avessi avuto il coraggio di andare lì dentro. - - Sì, fu così. Mia nonna odiava i nazisti di cuore. I miei genitori invece rimasero indifferenti nei loro confronti. Dissero: „Rimaniamo quì, siamo altoatesini, non ci interessano né gli italiani né i tedeschi. Siamo altoatesini e rimaniamo in Alto Adige.“ A me invece non piacque così tanto, che fossi una di quelle che rimase. Ed ero contenta che i giovani mi accettassero lo stesso, perché i miei genitori ne passarono tante per questo motivo. A parte il fatto che gli frantumarono i vetri e gli incendiarono il fieno, furono trattati come dei lebbrosi. Oltre tutto mio padre non era nativo di lì e si chiamava Palvai che è già un cognome italiano. - - Sì. Così fu. Non fu per niente facile.